Il 2020 è senza dubbio un anno di svolta, un momento storico unico che ha sancito dei profondi cambiamenti in moltissimi ambiti sociali. Possiamo definirlo l’anno della trasformazione digitale che ha visto un incremento delle vendite online di oltre l’80% nel mese di febbraio, che ha cambiato il nostro modo di lavorare introducendo in diverse realtà aziendali lo smart working ma soprattutto che ha comportato una profonda metamorfosi del settore degli eventi, modificando l’aspetto che li ha sempre distinti, ossia la compresenza fisica.
Gli eventi digitali, una nuova opportunità per il comparto fieristico
Con l’avvento del Coronavirus, il mondo tradizionale degli eventi è entrato in una profonda crisi, che giorno dopo giorno ha spinto tutto il comparto a posticipare o addirittura cancellare fiere, convention e congressi. In questo panorama di estrema difficoltà ed incertezza, molte aziende ed agenzie del settore si sono reinventate, considerando la digitalizzazione come la vera e propria chiave di svolta.
La nascita degli eventi digitali ha portato numerosi vantaggi in termini di costi, accessibilità e durabilità: oltre ad avere delle spese organizzative inferiori e a consentire la partecipazione di persone provenienti da tutto il mondo, abbattendo il limite dei confini territoriali, è possibile presenziare all’evento più volte, collegandosi con il proprio pc.

Le opportunità degli eventi digitali
Infatti, non esistono solamente eventi in live streaming ma si può fruire anche di contenuti on-demand disponibili per un arco temporale più lungo.
Nonostante questi punti di forza, è bene considerare che gli eventi digitali non sono sempre la soluzione più adatta. E’ importante focalizzarsi, in primo luogo, sugli obiettivi che gli attribuiamo: se la finalità è quella di presentare nuovi contenuti, prodotti o fare un particolare annuncio, possono essere una valida alternativa a quelli tradizionali. In questo caso è consigliato partire da una content strategy bene definita, prestando molta attenzione al formato più adatto per il proprio target.
Se, invece, lo scopo è quello di costruire nuove relazioni, esistono altri tipi di eventi, ossia vere e proprie esperienze virtuali che consentono di raggiungere gli obiettivi prefissati.
Il caso Aveda
Tra le realtà a livello internazionale che hanno colto le opportunità e la sfida degli eventi digitali, c’è Aveda, azienda cosmetica americana che ha deciso di presentare la sua nuova linea di prodotti Botanical attraverso uno showroom virtuale dedicato ad un pubblico B2B.
La piattaforma utilizzata è hyperfair.com, specializzata nella creazione di fiere ed eventi 3D. In questo caso specifico, il colosso dell’hair care ha consentito ad ogni “visitatore” di accedere all’esperienza attraverso una registrazione specifica, creando un avatar da personalizzare all’interno di una dress room con l’abbigliamento e gli accessori desiderati.

Eventi digitali: lo showroom virtuale di Aveda
Una volta terminata questa prima fase, è possibile entrare nello stand direttamente con il nostro personaggio virtuale come nel caso di un vero e proprio evento fisico. All’interno sono esposti i 5 prodotti della linea di bellezza e cliccando su ciascuno è possibile conoscere le caratteristiche attraverso un video informativo.
Ai lati del padiglione è presente, inoltre, un’area PR in cui è possibile chattare con un esperto e scaricare le brochure con tutte le informazioni sui prodotti.
Altro aspetto importante, è la possibilità di incontrare all’interno dello stand fieristico anche gli altri partecipanti con i loro avatar, senza tralasciare così la dimensione interattiva tipica degli eventi tradizionali.

Eventi digitali: Aveda presenta la linea Botanical
L’evento virtuale organizzato da Aveda rappresenta di fatto una vera e propria svolta del settore: oltre ad aver acquisito lead di qualità attraverso la registrazione iniziale, l’azienda è stata in grado di presentare i propri prodotti in un ambiente virtuale molto simile alla realtà con vetrine di prodotti, demo live e rendering 3D, cercando di non tralasciare l’aspetto umano ed interattivo attraverso la presenza degli avatar e degli esperti pronti a rispondere alle domande del pubblico.
Se da una parte il futuro degli eventi riserverà ancora tante sorprese e cambiamenti, quello che è certo è che il ricorso alla dimensione virtuale sarà parte integrante delle fiere, convention e congressi dei prossimi anni, dando vita ad eventi sempre più ibridi e consentendo anche a singole aziende di presentare specifici prodotti e novità del settore in piena autonomia, bypassando i più grandi eventi, in questo caso del comparto beauty come Cosmoprof.